Recarlo e San Valentino: un 14 febbraio importante

Il 14 febbraio è la festa degli innamorati, ma è anche quella delle persone con Epilessia. San Valentino infatti è anche il loro protettore.

In questa giornata così particolare, Recarlo, azienda leader dei gioielli che simboleggiano l’amore, ha sostenuto con una generosa offerta la San Valentino OdV, Organizzazione di Volontariato che da più di 20 anni si occupa di ricerca e cura in ambito epilettologico.
Perché questa scelta? Perché Recarlo ha a cuore l’amore, nel senso più vasto del termine. Vuole cioè sostenere chi si impegna per i bisogni collettivi. L’amore quindi non solo inteso in senso classico, come rappresentato nei film e nei libri, ma anche come modalità concreta, capace di rivolgersi ai più fragili.

Sostenere la ricerca in epilessia è molto importante, perché le persone con questa malattia sono tantissime, basti pensare che interessa in Italia 600.000 persone e ogni anno si contano 25.000 nuovi casi .E’ presente in adulti e soprattutto tra i bambini (l’80% dei casi riguarda l’età pediatrica e adolescenziale).
La San Valentino opera sia in Italia che all’estero, a Nairobi. Dove è stato messo a punto un progetto di formazione del personale sanitario locale ed è stato strutturato un programma di lettura di elettroencefalogrammi (EEG), che vengono letti e refertati, mediante un sistema di telemedicina, a Milano.

In questo modo vengono trattati adulti e bambini con Epilessia, che mai avrebbero avuto accesso a una cura medica.
Come mai San Valentino è diventato il patrono delle persone con Epilessia ? Esistono in letteratura ben due San Valentino: uno fu vescovo a Terni, e fu giustiziato a Roma nel 270 D.C., mentre l’altro personaggio visse in Germania, due secoli dopo. Le leggende di questi due persone si fusero, da una parte c’è l’assonanza fonetica nella lingua tedesca tra la pronuncia “San Valentino”; e quella della parola “caduta”, che spesso caratterizza la crisi di epilessia. Dall’altra c’è il richiamo a “perdere la testa” del vescovo decapitato. Cosi, negli anni, San Valentino è diventato il protettore di chi soffre di Epilessia.

Con la sua donazione, quindi, Recarlo festeggia l’amore di chi si vuole bene e lo collega all’amore di chi fa del bene. Perché anche la ricerca medica ha un cuore.