Disturbi del sonno in bambini e adolescenti con sclerosi tuberosa complex

 

I disturbi del sonno sono frequenti nella sclerosi tuberosa complex (TSC) durante l’età dello sviluppo, ma non sono ben caratterizzati.

Il tema è stato oggetto di una recente pubblicazione a firma di Elena Zambrelli, Katherine Turner, Angela Peron, Alessia Leidi, Francesca La Briola, Aglaia Vignoli e Maria Paola Canevini (Presidente dell’Associazione San Valentino Onlus).

Per lo studio sono stati selezionati 46 pazienti con TSC e 46 soggetti sani di pari età e sesso. I loro genitori hanno completato la Sleep Disturbances Scale for Children (SDSC)  ̶ che si impiega per categorizzare i disturbi del sonno nei bambini  ̶  e la Child Behavior Checklist (CBCL), utilizzata invece per descrivere i disturbi comportamentali.

Il 17,4% dei pazienti TSC ha ottenuto un punteggio patologico totale alla SDSC, contro il 4,4% nel gruppo di controllo (p = 0,024). Il 45,7% degli individui con TSC ha riportato un punteggio patologico in almeno uno dei fattori.

Gli autori dello studio hanno trovato una differenza statisticamente significativa tra la coorte TSC e i controlli sani per la maggior parte dei punteggi delle scale CBCL.

Una relazione significativa è stata trovata tra il punteggio totale SDSC e il punteggio totale CBCL (R-square = 0,387, p < 0,0001), tra il punteggio totale SDSC e i punteggi delle aree Internalizzante ed Esternalizzante (R-square = 0,291, p < 0,0001 e R-square = 0,350, p < 0,0001, rispettivamente) del CBCL.

I disturbi del sonno sono più frequenti nella TSC che nella popolazione generale e sono correlati al comportamento. L’uso della SDSC e della CBCL è proposto come parte della sorveglianza dei pazienti TSC in età evolutiva.

 

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